Per comprendere…

Per comprendere tutto, è necessario dimenticare tutto. Da bambini impariamo di continuo. La nostra mappa mentale non è ancora disegnata, cosa che ci rende aperti a “tutto” e ci rende in grado di capire qualsiasi cosa. Non sappiamo giudicare. Tuttavia, man mano che cresciamo, la nostra mente si riempie di condizionamenti e norme sociali che ci dicono come dobbiamo essere, come devono essere le cose, come dobbiamo comportarci e persino cosa dobbiamo pensare. Diventiamo incoscienti di noi stessi e perdiamo il senso della nostra vita. Per cambiare e vedere le cose da una prospettiva più sana per noi, dobbiamo imparare a distaccarci dalle credenze, dalle abitudini e dalle idee che non provengono dal nostro cuore. Per riuscirci, questa frase buddista aiuterà ad iniziare il processo: “Nel cielo non c’è distinzione tra est e ovest, sono le persone a creare queste distinzioni nella propria mente per poi pensare che siano vere.

Ecco ho trovato questa frase  senza sapere chi l’ha scritta. Però…non è vero che siamo in grado di capire tutto. Da bambini assorbiamo e accettiamo tutto, dimenticando, diciamo così, chi ci ha fatto male anzi, magari  lo “bonifichiamo” spostando su altro il nostro dolore. E’ una catena senza fine se non si cambia fin dall’inizio: l’educazione, l’approccio con il bambino. Meno male che per i bambini e noi donne i tempi stanno cambiando.

Come c’è scritto nella frase “per cambiare e vedere le cose da una prospettiva più sana per noi ( direi per tutti) dobbiamo imparare a distaccarci dalle credenze, dalle abitudini e dalle idee che non provengono dal nostro cuore”.

Con un mondo plasmato su modalità intellettuali, mentali, cervellotiche, tecnologiche? Riconoscere un cuore, spesso tumefatto da una vita vorticosa, frettolosa, superficiale? Perchè ho inserito questa bella frasetta da “facebook”? Questo è la solita falsa perla di saggezza scritta da qualcuno che, a parer mio, non ha capito nulla e ha solo un ego enorme. La chiude con la massima buddhista e così è a posto. Si può parlare di un lungo lavoro di distacco da condizionamenti, senza timori, senza paure. Ci vuole tempo ognuno di noi è diverso.

Mi ricordo , ormai sono passati molti, molti, molti anni, quando decisi di chiedere alle persone che entravano a casa di togliersi le scarpe. Tante persone rimasero stupite, altre mi diedero della pazza. Stavo cambiando fase, cambiarono anche le frequentazioni. Quest’anno ho rincontrato alcune di queste persone, sempre con le scarpe in casa. Ho pensato che ognuno ha  la sua strada e  la sua scala di valori legata alla sua capacità e alla sua richiesta di comprensione della vita. Ero contenta di averli rivisti ma non mi interessava frequentarli di nuovo. Me ne andai in cucina perchè non sapevo cosa dire e aprii l’acqua del lavandino per i piatti. Arrivò un signor sputasentenze che mi rimproverò. Non dovevo farlo. Aiutare andava bene ma così non stava bene. Io stavo aiutando me stessa perchè non avevo nulla da dire e me ne sarei andata molto presto. L’amica alternativa che mi presentarono, mi avevano sottolineato che “nasceva basso” ma era molto brava e la stimavano tutti…. l’unica libera…l’unica coraggiosa. Ma io cosa centro  con questi che sono ancora al “come nasce”? La moglie di quell’altro nasceva molto bene ma… ma….ma che palle no? Forse avevo cambiato la mia prospettiva. Forse sarebbe bastato che si fossero tolti le scarpe.

 

L’immagine è “farfalle” . tecnica mista. L’evoluzione del soggetto “Farfalla” nel soggetto “Doppio”…si apre un nuovo capitolo…