Questa notte muoio piano.

Questa notte muoio piano.

Muoio di questa vita senza un senso preciso.

Muoio pezzo dopo pezzo.

Lentamente.

Assaporando il dolore come si osserva la goccia,

sempre la stessa, stessa  stessa  stessa  stessa  stessa  sessa  stessa

stessa  stessa  stessa  stessa  stessa  stessa………..

scendere dal rubinetto.

La vita: un anagramma sbagliato.

Quando sogno di vagare in pace.

Queste fette di sofferenza così spesse.

La cognizione così chiara,  una limpida nebbia.

Attendo che ritorni il mezzogiorno.

Mezzamorta.   Sempre mezzo mai l’intero…

Diceva:  morire, dormire, sognare, forse….

vomitare quotidiano…

Metafore di un vivere…

Veramente un mestiere….Pavese, Pessoa,    Poe…Plath….

paura passione perdono puzza pecore prassi

Morte per alchimia insolubile…

gli enigmi non si sciolgono mai…

Ri-cerchiamo sibille…arrediamo cunicoli inesplorati

con fiocchi di risate…muesli di ben pensare…

Affondo stanotte con un pugnale insanguinato di Verità.  In gola.

La Verità rende liberi e assolutamente soli.

Il lavoro vi renderà liberi…

… avevano rifiutato la Verità e dovevano viverla dagli occhi.

Il corpo martoriato toglie la possibilità di pensare.

Solo penare.

E’ sufficiente cambiare una consonante…sempre

Perchè nel più profondo, quando la si massaggia tra le mani,

E’ un’ amante tremenda.

E’ la pietra nera…..odissea…..senza porti…

La più inesorabile.

Quando la conosci: è un dovere la sua frequentazione.

Da qualche tempo sapevo sarebbe arrivata…

conosco il suono del suo passo felpato e greve.

 

La Verità ha il passo della Morte.

Chiede udienza….non bussa, ride.

La Verità entra sotto la pelle e per sopravvivere

si deve stare in superficie….

Invece devi infilarla in vena. l’unica sua casa è nel sangue.

Questa è la Vera Madre…solo lei…

chiudere tutte le porte…invece…

L’unica cosa che faccio è andare a dormire e aspettare

domani l’ ineluttabile, temporaneo vischioso: far finta di niente….

sino a quando scoppia il bubbone…

A me non è permesso barare.    Ho scelto.

In questi momenti si sogna anche un cancro incurabile

del dolore non importa un granchè.

Alla fine anche quello è noioso.

Stanziale, rotondo e spigoloso al contempo… poi va

o te ne vai tu

….almeno fosse.

Con le scarpe o senza scarpe.

I gatti dormono.

Io divento nuvola.

La vita ti prende

….sempre per stanchezza.

Domani accetterò un passaggio dalla pioggia.

Rimarrò goccia…per non evaporare…

cercherò di cadere nell’oceano.

2014