Come ti gestisco il malato mentale.

Inside the extraordinary final-days conflict between the former President and his chairman.

Le difficoltà di comunicazione con un paranoico quando ci sono in ballo interesse mondiali. Forse non ci si pensa  ma molto spesso le patologie sono state al potere. La Russia , per esempio, ne conta parecchie ( da qualche zar, un pò di generali, a Stalin), l’impero romano, quello austriaco, il Commonwealth…  e altri.

Un articolo del New Yorker, da leggere o ascoltare. Qui sotto.

Un lavoro non facile, delicatissimo. Il paranoico – vero, patologico – non si fida di nessuno e basta una sfumatura perchè nella sua mente cominci a farsi strada la paura e tutta una serie di strategie per riprendere il controllo, avere in mano la situazione, sentirsi il più forte credendo di manipolare e averla sempre vinta.

www.newyorker.com/news/letter-from-bidens-washington/youre-gonna-have-a-fucking-war-mark-milleys-fight-to-stop-trump-from-striking-iran

Per me Milley ha fatto quel che poteva, magari per un attimo è caduto nel trappolone della patologia di Donald, ma come ha detto: ” ho lavorato da dentro”, un lavoro faticosissimo, sottilissimo, pericolosissimo. Trump non solo è così ma è anche piuttosto ricco ( come capita il potere dei soldi tiene in piedi delle nullità) e ha sempre corrotto a destra e a manca. Situazione che, probabilmente, è stata facilitata ( meno male) dalla stessa patologia di cui è affetto. Tutto gira intorno a loro e che fosse Presidente degli Stati Uniti d’America o di un golf club credo fosse lo stesso.

Credo che la Casa Bianca non abbia mai lavorato così da quando esiste: arginare i deliri e i capricci di un Presidente facendo trapelare ben poco. Se penso che, a conti fatti, la miglior cosa prima della chiusura è stata lasciargli fare la battaglia con il vichingo in testa! Mon Dieu.

2 risposte a "Come ti gestisco il malato mentale."

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