La luna era stupenda.
La mora, stanca, vide che non stavano facendo la strada di ritorno.
“Ehi dove stiamo andando?”
“Con una luna così Vi sto portando in un posto magico. Una vista ancora più bella. Vedrete ne vale la pena”.
“Ma dove?” chiese Arturo, lo sapeva benissimo ma fare lo gnorri era la cosa migliore. “Tu lo sai!” Gli rispose l’amico.
Arrivarono nella piazza del paese, il bar era ancora aperto. Dalla terrazza la vista era meravigliosa, la Luna dipingeva un paesaggio da fiaba.
“Vedo se è possibile chiedere quattro caffè, vi va? Avete visto? Non ne valeva la pena? Sono solo una decina di chilometri in più” e Bruno andò al bar che stava chiudendo.
“Rita buonasera, ce li fa quattro caffè nei bicchierini di plastica che li porto fuori? Ha già spento la macchina?”.
“Oh Signor Piero, è già tornato? No, non ancora, certo che glieli preparo. Ho fatto tutto sa? La casa è a posto”.
La ringraziò, prese i caffè e tornò al muretto.
Erano tutti seduti con le gambe a penzoloni e Arturo stava cingendo le spalle alla biondina. Lei lo lasciò fare. Si girò a guardarlo con gli occhi languidi e lui sorridendo le diede un colpetto, fronte contro fronte, con il suo miglior sorriso, sornione. “È fatta”, pensò contento. Le cose stavano procedendo alla grande.
Ecco Bruno con la distribuzione dei caffè. “Allora bambole, come va? Visto che panorama? Posto eccezionale vero? Ne valeva la pena o no?”.
Se ne uscì la silenziosa Francesca “Davvero. Viene voglia di tornarci. Chissà di giorno, che aria, che boschi, che passeggiate”.
“Vedi quella collina a destra, vedi la casa con i cipressi?”
“Sì bellissima”. “Altro che bella, è uno spettacolo!” esordì l’amico con la sigaretta tra le labbra, “È la mia casa di campagna” decretò Bruno, tutto contento. “Quando vorrete siete già invitate, magari una domenica per una bella passeggiata e poi un pranzo con i fiocchi”, aveva gli occhi luccicanti si pregustava già che quel giorno, consacrato al piacere.
Francesca si rilassò, l’aveva anticipata, era terrorizzata che proponesse di fermarsi lì. Invece no. Pensò che quell’uomo, in fondo, non era poi così male.