Scomposizione 8°

Gli unici che avevano notato questo cambiamento nel corso degli anni erano i Trasportatori.

Dapprima i trasportatori arrivavano corazzati e armati per sedare qualsiasi tipo di rivolta in seguito videro che non era più necessario.

Solo i nuovi irrisolti andavano a prendere il cibo, nessuno sapeva della loro realtà separata.

Qualche trasportatore notò il cambiamento.

Qualche trasportatore aveva un cervello che captò, una specie di benessere diverso, così strano, impossibile da immaginare in quella comunità di poveracci, sperduti, vagolanti per una terra arida, con case che erano catapecchie.

I Trasportatori, quando andavano a prelevare chi lavorava ai centri vedevano degli automi, con la tuta termica colorata autoregolante, il casco con il depuratore dell’aria, i guanti e calzari per rendere il passo leggero e morbido come un sogno.

L’importante era che nessuno percepisse cosa ci fosse all’esterno del loro bellissimo mondo olografo.

Qualcuno di loro notò le differenze, qualcuno cominciò a comunicare con gli irrisolti.

Forse potremmo chiamarli rivoluzionari? Non era permesso parlare con gli irrisolti ma, molto probabilmente, qualcuno lo fece e le cose iniziarono a prendere una piega diversa.

Anno dopo anno una trama fitta, compatta, solidale, silenziosa, perfettamente nascosta, aveva creato una grande comunità. Un popolo che, potremmo dire, si rese conto come era più bella una rosa vera che una rosa olografa.

E questo grazie Sistema che li aveva catalogati come scarti.