Cicorione e Mimulina

Cicorione e Mimulina sono alcuni dei nomi dei gattoni.

Quelli anagrafici sono leone e Neva. due gattoni siberiani un pò anzianotti, hanno 16 anni.

Cicorione e Mimulina arrivano dai fiori di Bach. Cicorione perchè richiede sempre attenzione e il fiore Chicory, la cicoria selvatica, il fiore dell’attaccamento, diciamo così senza specificare le sfumature e mimulina perchè si spaventa anche per uno starnuto e mimulus è il fiore per la paura, il timore.

Cicorione, con i suoi sei chili di gattone, appena giunge il tempo del divano arriva e si stende appoggiandosi con la schiena alla coscia sinistra, alza il muso per richiedere coccole.

Mimulina sta a destra, di solito a pancia in su ma non è così imperiosa come lui.

Il nome dei gatti. di T.S.Eliot:

E’ una faccenda difficile mettere il nome ai gatti;
niente che abbia a che vedere, infatti,
con i soliti giochi di fine settimana.
Potete anche pensare a prima vista,
che io sia matto come un cappellaio,
eppure, a conti fatti,
vi assicuro che un gatto deve avere in lista,
TRE NOMI DIFFERENTI. Prima di tutto quello che in famiglia
potrà essere usato quotidianamente,
un nome come Pietro, Augusto, o come
Alonzo, Clemente;

come Vittorio o Gionata, oppure Giorgio o Giacomo
Vaniglia –
tutti nomi sensati per ogni esigenza corrente.
Ma se pensate che abbiano un suono più ameno,
nomi più fantasiosi si possono consigliare:
qualcuno pertinente ai gentiluomini,
altri più adatti invece alle signore:
nomi come Platone o Admeto, Elettra o
Filodemo –

tutti nomi sensati a scopo familiare.
Ma io vi dico che un gatto ha bisogno di un nome
che sia particolare, e peculiare, più dignitoso;
come potrebbe, altrimenti, mantenere la coda
perpendicolare, mettere in mostra i baffi o sentirsi orgoglioso?
Nomi di questo genere posso fornirvene un quorum,
nomi come Mustràppola, Tisquàss o Ciprincolta,
nome Babalurina o Mostradorum,

nomi che vanno bene soltanto a un gatto per volta.
Comunque gira e rigira manca ancora un nome:
quello che non potete nemmeno indovinare,
né la ricerca umana è in grado di scovare;
ma IL GATTO LO CONOSCE, anche se ma lo confessa.

Quando vedete un gatto in profonda meditazione,
la ragione, credetemi, è sempre la stessa:
ha la mente perduta in rapimento ed in contemplazione
del pensiero, del pensiero, del pensiero del suo nome:
del suo ineffabile effabile
effineffabile
profondo e inscrutabile unico NOME.

Altri nomi arrivano così, come carpino, bonarda, lupina, pelone, muschio, nasorosa, gambette, chateau, parapugli e altri.

Ecco, finita la dose di massaggi, perchè più che carezze sono massaggi, se ne va e poi torna al bisogno.

Mangiatore di pane e biscotti lui, amante del parmigiano e dello yogurt lei. Entrambi sono felici con le scheletro del pollo arrosto che scompare in breve tempo.

Perchè scrivo dei gatti? Perchè sono tornata ieri pomeriggio e li ho trovati miagolanti, mi seguivano. Non capivo. Poi ho capito, la sera , quando mi sono seduta sul divano. sono arrivati di corsa e si sono piazzati ai lati e, è stato buffo, hanno miagolato insieme come mi dicessero: ecco meno male sei qui. E si sono messi in posizione con musi soddisfatti. Tutto era tornato normale.

Che buffi che sono.

Per me è difficile capire il voler bene a qualcuno, essere affezionata e mantenere questa situazione interiore, come dire, un dato di fatto.

Faccio le cose che sono necessarie al meglio che posso per farli stare bene, mi occupo di loro, faccio attenzione alle richieste e tutto quanto ma non ho mai pensato che questo sia il voler bene. E’ sempre stato così anche, forse purtroppo ma francamente non lo so, con i compagni che ho avuto. Sicuramente con uno scambio maggiore. Più che “sicuramente” sarebbe meglio dire “ovviamente” ma alla fine sempre una parte di me è rimasta solo mia.

Mi vengono in mente queste cose perchè ho visto intorno a me, in alcune famiglie, per esempio, un affetto, una complicità, un’accettazione degli altri del gruppo, come dire, a priori. E quello è voler bene, molto bello, davvero!

Così penso che il voler bene è un’educazione interiore che si apprende con il tempo e sin da piccoli.

Poi,magari, ci sono quelli come me che, pian piano, l’apprendono con gli animali.

Bè, insomma cosa dire per terminare: la pet therapy mi sembra un’ottima cosa e questa è stata una bella domenica. Le piantine erano sofferenti ma si sono riprese. Pensieri gattosi, domenicali.

L’immagine in evidenza mostra l’attiva partecipazione di Leone a un aperitivo, un paio di anni fa.

Il mangiatore di tulipani.
In campagna si stava meglio.

3 risposte a "Cicorione e Mimulina"

  1. Ysòl ha detto:

    Sono meravigliosi!! anch’io ho avuto una siberiana, si chiamava Perla! Era una micia stupenda, che mio padre aveva raccolto dalla strada, abbandonata e col bacino rotto. Crescendo è diventata una gattona di 7 kg! E ha sempre conservato un legame speciale con l’umano che l’ha salvata.

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