Il ventidue.

Il ventidue è un numero che mi piace moltissimo. Il 22 è il Matto nella smorfia napoletana e non lo sapevo sino ad oggi.

Oggi è il ventidue. Ho appena finito di tagliare la tela. Poi l’attacco e inizio a lavorare. Ieri ho ripreso a muovermi, senza esagerare, come mio solito, un’oretta e mezza di palestra che mi ritemprato e ha fatto aumentare le endorfine.

Ho un progetto in mente. Tra una pausa e un’altra sarà una splendida estate di lavoro e mostre. Le ho tenute in serbo per agosto.

Ieri era a Palazzo Reale all’inaugurazione della mostra di Grazia Varisco. Unica artista donna del Gruppo T negli anni 50/60 etc.

Un percorso di tutto rispetto, una mostra ben strutturata, il curatore è una persona deliziosa e intelligente. Si svolge in modo cronologico ed e interessante come l’artista, ora novantenne, si sia comunque dedicata in tempo di Covid, a due lavori di medie dimensioni, con lo stesso rigore, del gioco e delle sintesi, che ha svolto sin dalla gioventù.

Oggi il ventidue, ho inviato l’invito per la Mostra alla Permanente e mi hanno risposto in tanti. Di solito non faccio nessun invio. Invece oggi, ispirata dalla mostra di ieri, dal ventidue, ho inviato inviti via mail.

Quadri comunicanti 7+1 2008
1966!

Avevo sei anni e mi piaceva moltissimo Caterina Caselli!

7 risposte a "Il ventidue."

I commenti sono chiusi.