Sometimes I’m happy, sometimes..

Sometimes I’m happy, sometimes I’m blue..

Giornate calde si susseguono. Hanno vietato di usare l’acqua per pulire cortili e/o innaffiare giardini.

Chissà quante volte l’ho scritto. Rudolf Steiner accennò al fatto che questa quarta ( o quinta? non ricordo) epoca post-Atlantidea sarebbe terminata nel fuoco non nell’acqua , come le precedenti.

Desertificazione: così è.

Speravo di non esserci invece le cose sembra siano sempre più accelerate. Al contrario, la nostra interiorità necessita sempre più lentezza. Spesso, troppo spesso, non riusciamo a capire cosa succede. Stravolti da un virus, travolti dall’ondata estiva e dalla ripresa della comunicazione, disabituati alla stretta di mano e all’abbraccio, tumefatti da un caldo opprimente, rincorriamo, un po’ frastornati, la visione di un allegro passato spiaggiato ma adesso l’acqua scarseggia.

Così ho aggiunto Miles e Marcus Miller. Credo sia un anno prima di quando portò Tutu a Umbria Jazz. Era un’estate bellissima.

Quest’estate sembra piuttosto severa. Come se avesse visto che il Covid non sia stato sufficiente, adesso ricomincia e la gente fa finta di nulla (vedi Roland Garros). Allora il problema dell’acqua obbligherà a fare più attenzione. Speriamo, ho il timore che inneschi il peggio, non certo il meglio.

Purtroppo ho immaginato scenari furibondi, l’acqua chiusa nelle città, centellinata, l’impossibilità di “tirare l’acqua” del water…per esempio. Altro che lavatrici e lavastoviglie e ristoranti che chiedono sussidi perchè non possono aprire. Una visione apocalittica della quale non vorrei essere testimone. detto con tutta franchezza. Speriamo che piova, speriamo che il tempo migliori per la nostra Madre Terra.

https://youtu.be/FpZHjvFXprk questo è di Miles ma non riesco a caricarlo.

Questo è dell’autrice.

Un pezzo che fa sempre bene , in tutte le salse.