Vignette.

Vignette.

1°traduzione: quando sei pronto/ 2°: ma non hai preso l’antipulci?

Pensando alla pioggia di ieri, immediatamente la mia mente profonda si sintonizzò su una delle cose più importanti dell’autunno: i tartufi.

1°: ormai non legge più nessuno.
2°: speriamo anneghino questi zotici.

Così ieri con questa pioggia – nonostante i danni che ha causato (vedi Malpensa, probabilmente, come dice il nome, una povera malpensata tout court) – pensavo alla mia fornitrice di tartufi che, magari, entro breve arriverà con il suo banchetto e i suoi prodotti.

Perchè il titolo vignette? Così, ne inserisco qualcuna qua e là, così è se mi pare. Punto.

Tenterò, come al solito, delle traduzioni, alcune sono più ispirate altre cercano un senso che comunque non si trova.

“E ora voglio che inviate pensieri pacifici e amorevoli a tutti gli esseri senzienti del pianeta che hanno esattamente le vostre stesse convinzioni politiche, economiche e religiose.”
“Pian piano scoprirete quanto siamo razzisti, classisti e super snob e vi sentirete come a casa”

ieri ho mangiato un’ottima trippa ai porri in un ristorante scoperto per caso in Piazza Santo stefano a Milano “Ciciara”(in milanese chiacchierare) e sono preparati e cortesissimi, senza snobismi inutili (ormai un pò cafoni e ridicoli) e il rapporto qualità /prezzo è ottimo. Impensabile da tempo. Tutto prodotto da loro, terrina di fois e giardiniera ( con rapanelli..) comprese. Di solito non scrivo queste cose ma per questi ragazzi ne vale la pena.

bello vedere così tante facce nuove, qui, stasera. 2°il Covid più che dividere unisce, ti pare?

Questa sopra era una disgressione culinaria per tornare con le fantasie olfattive, tra i tartufi.

Le vignette sono del New Yorker.

Sogno autunnale.

2 risposte a "Vignette."

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